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Lo xilofono

STORIA

Di origine asiatica, lo xilofono arriva in Europa alla fine del XVI secolo, ma fino al XIX secolo viene utilizzato prevalentemente da musicanti di strada. Il modello in uso oggi ha un’estensione di oltre tre ottave e viene largamente impiegato nell’orchestra.

Piastre di legno

Lo xilofono è formato da una serie di piastre di legno (di lunghezza decrescente) disposte in modo analogo ai tasti di un pianoforte. Queste piastre vengono percosse dall’esecutore con due bacchette di legno. A ogni piastra corrisponde una nota. Poiché la durata del suono di un singolo colpo non è molto ampia, per ottenere suoni più lunghi si colpisce la stessa piastra ripetutamente, con le due bacchette, in veloce alternanza.

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Tubi metallici

I tubi metallici sono disposti sotto ogni piastra e hanno la funzione di cassa armonica. Servono cioè ad amplificare il suono, che risulterebbe altrimenti troppo debole.

COME SI PRODUCE IL SUONO

Nello xilofono si produce il suono percuotendo le piastre con delle bacchette.

 

 

 

Lo xilofono è una percussione a suono determinato, cioè produce i suoni con un’altezza precisa.

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