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La fisarmonica

STORIA

La fisarmonica risale agli inizi dell’Ottocento, ma è apprezzata e conosciuta dai primi anni del Novecento. Il suo utilizzo è costante nella musica popolare dei vari Paesi. Questo perché è uno strumento completo (è infatti in grado di eseguire sia la melodia, sia l’accompagnamento contemporaneamente) ed è anche facilmente trasportabile. Un particolare tipo di fisarmonica è il bandoneon. Molto diffuso in Argentina, ha dimensioni ridotte rispetto alla fisarmonica e i tasti a bottone per entrambe le mani.

Tastiera a pianoforte La tastiera ha una serie di tasti bianchi e neri (proprio come il pianoforte) azionati dalle dita della mano destra. Quando il fisarmonicista preme il tasto si apre il foro in corrispondenza di un’ancia metallica. Da questo foro passa l’aria prodotta dal mantice e si genera il suono.

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Tastiera a bottoni

La tastiera a bottoni è formata da alcune file di pulsanti che vengono azionati dalle dita della mano sinistra. Alcuni di questi bottoni producono un suono singolo (le note gravi), altri eseguono interi accordi che servono per l’accompagnamento.

Mantice

È azionato dalle due braccia dell’esecutore e manda l’aria a due casse che si trovano una a sinistra e una a destra, dove sono posizionate le ance metalliche. La vibrazione delle ance produce il suono.

COME SI PRODUCE IL SUONO

Dal suono brillante e nitido, la fisarmonica è in grado di eseguire sia la melodia, sia l’accompagnamento. La tastiera è suonata dalle dita della mano destra dell’esecutore, che aziona il mantice con entrambe le braccia. La tastiera a bottoni serve per l’accompagnamento.

Il bandeon

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