Le figure musicali e le pause
Le figure musicali sono dei simboli che servono a stabilire la durata delle note. Per stabilire la durata del silenzio vengono utilizzati dei simboli che prendono il nome di pause.
Le pause, al pari delle figure, sono sette e ciascuna di esse conserva il nome ed il valore della figura alla quale corrisponde.
L’unità di misura delle figure musicali e delle pause è la pulsazione.
La durata nel tempo delle figure musicali e delle pause non è assoluta ma relativa alla velocità delle pulsazioni ritmiche.
Le figure musicali sono formate da tre elementi:
1. La testa della nota
2. Il gambo
3. La cediglia
La testa della nota è composta da un ovale vuoto o pieno (di colore bianco o nero) che, collocato sul pentagramma indica l’altezza di una nota musicale. A volte alla testa si aggiunge una retta chiamata gambo. Ad esso possono essere aggiunte una o più code, dette cediglie.
Grazie alla posizione della testa sul pentagramma, possiamo determinare l'altezza e il nome delle note.
RE MI FA SOL LA
Il colore diverso della testa (bianco o nero), la presenza o meno del gambo e il numero di cediglie ci determinano la durata delle note.
1
2
3
MAGGIOR VALORE
MINOR VALORE
N.B.: Man mano che viene aggiunto un elemento (colore, gambo o cediglia), il valore della nota diminuisce.
Le figure musicali si misurano con multipli o sottomultipli di un valore di riferimento,comunemente corrispondente ad una pulsazione, chiamato quarto.
La semiminima o quarto
La figura corrispondente alla durata di una pulsazione viene comunemente chiamata semiminima o quarto.
Per rendere più facile la sua lettura la possiamo chiamare TA.
La sua pausa, che corrisponde al silenzio della durata di un quarto, può essere chiamata UNO.
La minima o metà
Se raddoppiamo il valore della semiminima o quarto otteniamo la minima o metà.
Possiamo rendere più facile la sua lettura chiamandola TA-A.
La sua pausa, che corrisponde al silenzio della durata di due quarti, viene rappresentata da un trattino posto sopra la terza linea del pentagramma.
La semibreve o intero
Se raddoppiamo ancora il valore della minima o metà otteniamo la semibreve o intero.
Possiamo facilitarne la lettura chiamandola TA-A-A-A.
La sua pausa, che corrisponde al silenzio della durata di quattro quarti, viene rappresentata da un trattino posto sotto la quarta linea del pentagramma.