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Il fagotto

STORIA

L’antenato del fagotto può essere considerato la bombarda, tipico strumento a fiato rinascimentale. Agli inizi del Cinquecento Afranio degli Albanesi, un ecclesiastico ferrarese, chiama fagotto uno strumento a fiato di sua invenzione. In questo strumento è presente una sacca per contenere l’aria (simile alla cornamusa) e si pensa che il termine fagotto derivi proprio dall’aspetto di questo sacco. Verso la fine del secolo il costruttore tedesco Scheitzer realizza il fagotto moderno, basandosi sulla struttura dell’oboe. La forma attuale è dovuta alle ulteriori modifiche realizzate nel Settecento e nell’Ottocento. Dal XVIII secolo in poi il fagotto ha una grande valorizzazione come strumento solista e d’orchestra (Vivaldi, Bach, Mozart), ed è un componente fondamentale del gruppo dei legni dell’orchestra moderna.

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Campana

A differenza di quelle degli altri legni, tende a restringersi nella parte finale.

Imboccatura L’imboccatura è formata da un piccolo cannello curvo che da una parte ospita la doppia ancia e dall’altra si inserisce nel corpo centrale dello strumento.

Corpo

Il corpo dello strumento è formato da un doppio tubo di legno. I due tubi sono paralleli e sono collegati tra di loro da un’apertura ricavata sul fondo dello strumento stesso.

Chiavi

Le chiavi, generalmente 22 o 24, sono di fondamentale importanza perché permettono all’esecutore di chiudere e aprire fori che si trovano, viste le dimensioni dello strumento, a grande distanza tra di loro

COME SI PRODUCE IL SUONO

Nel fagotto il suono viene prodotto attraverso la vibrazione dell’aria immessa nell’imboccatura dello strumento dal soffio dell’esecutore. L’imboccatura del fagotto è ad ancia doppia, costituita da due sottili lamine di canna o di metallo che il fagottista stringe leggermente tra le labbra mentre vi soffia attraverso.

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