Classificazione degli strumenti musicali
L'organologia è la scienza che studia gli strumenti musicali. Essa si occupa della loro evoluzione storico-culturale, delle loro caratteristiche fisico-acustiche, meccaniche, costruttive ed esecutive.
Visto il numero molto elevato di strumenti musicali, è stato necessario trovare un sistema di classificazione che li raggruppasse secondo criteri ben precisi.
Il sistema più utilizzato si fonda sull'elemento vibrante fondamentale dello strumento musicale, ovvero su cosa dà origine al suono.
Questo sistema è stato proposto da Erich von Hornbostel e Curt Sachs,che nel 1914 pubblicarono la Classificazione Organologica di Hornbostel-Sachs.
La loro classificazione divide gli strumenti musicali in quattro classi generali:
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cordofoni
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aerofoni
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membranofoni
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idiofoni
Nel 1961, il sistema è stato aggiornato con l'inserimento degli elettrofoni.
Nei cordofoni la produzione del suono avviene tramite la vibrazione di una o più corde tese di cui sono provvisti. Essa può avvenire tramite:
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Percussione (pianoforte, salterio)
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Pizzico (chitarra, arpa, ukelele, liuto, mandolino, ecc.)
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Sfregamento o strofinamento (violino, viola, violoncello e contrabbasso)
Gli aerofoni producono il suono tramite la vibrazione di una colonna d'aria. Essa viene indotta grazie ad una sollecitazione esterna, quale la pressione del fiato dell'esecutore o l'aria emessa da un mantice.
Nei membranofoni il suono è prodotto dalla vibrazione di una membrana tesa su di una cassa di risonanza (tamburi, timpani, grancassa, ecc.).
Gli idiofoni producono il suono grazie alla vibrazione del corpo stesso dello strumento (triangolo, xilofono, vibrafono, ecc.).
Infine, negli elettrofoni il suono viene generato da dei circuiti elettrici (sintetizzatori, organo Hammond, ecc.).
In questa categoria non rientrano gli strumenti che elettricamente amplificano solamente il suono tramite piccoli microfoni (chitarra elettrica, basso elettrico, ecc.).
