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Il trombone

STORIA

Anche per questo strumento si parla di origini molto antiche, tuttavia il trombone con l’aspetto più simile a quello moderno si fa risalire al XV secolo d.C. Il suo utilizzo principale è quello di rinforzo e di sostegno ad altri strumenti o voci. Nel corso dei secoli il trombone acquista una maggiore importanza, tanto da essere utilizzato da compositori come Mozart e Wagner. Nel corso del XX secolo è ampiamente presente nelle orchestre jazz, come strumento sia solista, sia d’accompagnamento. Fra i maggiori trombonisti ricordiamo lo statunitense Glenn Miller, che ha fondato anche un’importante orchestra jazz.

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Imboccatura L’imboccatura metallica è, come nella tromba, a forma di imbuto.

Campana

Anche nel trombone la parte finale si chiama campana. Essendo più grande e più aperta di quella degli altri aerofoni, contribuisce a rendere il suono molto potente.

Coulisse

Anche se esiste ed è ancora fabbricato il trombone con i pistoni (meccanismo simile a quello della tromba), quello più utilizzato è il trombone a coulisse. La coulisse è un lungo tubo cilindrico a forma di U che scorre nel tubo fisso. Azionata dalla mano destra del trombonista, la coulisse varia la lunghezza del percorso dell’aria, modificando così l’altezza del suono.

COME SI PRODUCE IL SUONO

Nel trombone il suono viene prodotto dal soffio che l’esecutore immette nello strumento poggiando le labbra sull’imboccatura. Le diverse note si ottengono grazie a una sezione mobile – la coulisse – che permette di deviare il percorso dell’aria all’interno dello strumento variando, di conseguenza, la colonna d’aria che entra in risonanza e produce il suono.

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