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Gli strumenti a corda strofinata

Gli strumenti a corda strofinata,  sono chiamati anche archi, in quanto il suono viene prodotto dallo strofinamento di un archetto sulle corde.

Gli archi sono quattro:

  1. Violino

  2. Viola

  3. Violoncello

  4. Contrabbasso

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1

2

3

4

Nonostante le dimensioni diverse (si va dai 60 cm del violino ai 2 metri del contrabbasso), gli archi hanno tutti la medesima forma e sono composti dagli stessi elementi.

Il violoncello e il contrabbasso, essendo appoggiati a terra, sono dotati di un puntale metallico.

Immagine.jpg

L'archetto è costituito da una bacchetta di legno flessibile su cui è teso, da un'estremità all'altra, un fascio di crini di cavallo.

Gli elementi

piroli ci permettono di tendere o allentare le corde per ottenere una corretta accordatura dello strumento

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Il riccio è il caratteristico abbellimento che adorna la parte superiore del manico

Il manico è la parte su cui è fissata la tastiera in ebano

La cassa armonica, costruita in acero e abete rosso, amplifica il suono prodotto dalle corde

Il ponticello trasmette il suono prodotto dalle corde alla cassa armonica

Le effe di risonanza permettono la propagazione del suono amplificato dalla cassa armonica

La cordiera serve a sostenere le corde sopra la cassa armonica. Essa è munita di piccole rotelline che garantiscono un'accordatura più precisa (tiracantini)

Le corde sono quattro e sono tese sopra la cassa armonica e la tastiera. 

La produzione del suono avviene nel seguente modo: l'archetto viene impugnato con la mano destra e strofina le corde. Le dita della mano sinistra premono le corde sulla tastiera ottenendo così suoni di diversa altezza, più gravi vicino al riccio, più acuti vicino al ponticello.

Esistono altre tecniche per la produzione del suono:

  • il pizzicato: consiste nel pizzicare le corde con le dita come si fa con la chitarra o l'arpa. Questa tecnica viene prevalentemente usata dal contrabbasso nella musica jazz.

  • con il legno: si percuotono leggermente le corde con l'archetto rivolto dalla parte del legno.L'effetto provocato è molto particolare.

  • la sordina: si tratta di una piccola pinzetta di legno inserita sul ponticello. Essa attenua e ammorbidisce il suono dello strumento.

 

 

 

BREVE STORIA DEGLI ARCHI

Gli archi sono strumenti antichi originari dell’asia (India e Cina). In Europa i primi dipinti o manoscritti che raffigurano strumenti ad arco (fidule e vielle) risalgono al X secolo d.C. Questi strumenti erano i preferiti da trovatori, trovieri e menestrelli che si esibivano nelle corti medievali. Durante il medioevo le fidule subiscono trasformazioni, dando origine alla viola. Nel Rinascimento erano in uso due tipi di viola: quella da gamba (tenuta fra le ginocchia) e quella da braccio (appoggiata su una spalla). Durante il periodo Barocco (1600- 1750) gli archi sono protagonisti indiscussi della vita musicale. Il violino, comparso verso la fine del ‘500, diventa lo strumento principe a cui vengono affidate le parti melodiche. I più famosi costruttori di strumenti ad arco (liutai) aprono le loro botteghe a Cremona e Brescia proprio in questo periodo, dando vita a dinastie di artigiani tra le più inportanti fra cui le famiglie degli Amati, dei Guarneri e soprattutto quella di Antonio Stradivari che sperimentando nuove soluzioni e modelli ottengono strumenti di qualità e bellezza ancora oggi insuperabili, ricercati e suonati dai più importanti musicisti.

Violino e viola

Violoncello

Contrabbasso

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